Top Ten 2022: le classifiche definitive

Nelle tabelle i cento trattori più diffusi sul mercato nel 2022, eletti tali dai 20 mila e 158 agricoltori che nel corso del 2022 hanno investito in macchine atte ad accrescere le potenzialità operative delle proprie aziende. Ecco la top ten 2022 e le classifiche definitive.

Foto del vincitore della classifica assoluta: lo specializzato New Holland “T4.100 F/N/V/Lp”

Le classifiche “Bestseller award” sono relative ai mezzi più immatricolati nel corso del 2022. Si basano sui dati ufficiali della Motorizzazione Civile. Non sono quindi valutazioni o riconoscimenti calati dall’alto sulla base di decisioni prese da giurie più o meno competenti e affidabili nei giudizi, ma derivano da dati oggettivi. A seguire le classifiche definitive e i commenti. Si precisa che nelle classi in cui sono presenti trattori aventi i medesimi volumi di immatricolato gli stessi trattori sono proposti in
ordine alfabetico di marchio
.

Top Ten 2022: le classifiche definitive

Le classifiche definitive della Top Ten 2022 delineano ancora una volta le preferenze avanzate dalla gran parte degli agricoltori e degli allevatori italiani. Acquistano italiano se necessitano di mezzi specialistici o di standard di potenze medio-basse, sotto o vicine ai 120 cavalli, ma oltre tale soglia guardano con maggior simpatia ai trattori stranieri

Top Ten 2022, classifiche definitive: conferme e sorprese

Volumi in deciso calo quelli proposti dalle Top Ten 2022 rispetto alle medesime classifiche del 2021. Nessuna sorpresa però. A fronte di un mercato nazionale in calo di oltre il 17 per cento era più che logico che ne risentissero anche le relative Top Ten. A conferma, i volumi del vincitore assoluto, lo specializzato New Holland “T4.100 F/N/V/Lp”. Pur bissando il successo 2021 lascia sul campo 64 macchine accusando di conseguenza una flessione del 17 per cento circa, analoga a quella del mercato.

Questi vede poi il Nostro capofila di un segmento commerciale, i trattori specialistici, che copre più del 25 per cento delle immatricolazioni, a fronte di un 13 per cento circa fatto proprio dai mezzi isodiametrici, di un sette per cento accreditato ai compatti e di un cinque per cento circa relativo ai cingolati. Nel complesso i mezzi specialistici, cingolati, isodiametrici e compatti condividono alla pari il mercato con i trattori standard, fermo restando che lo stesso non accade però a livello di preferenze commerciali degli agricoltori e degli allevatori italiani. Dovendo acquistare un trattore specialistico, cingolato, isodiametrico o compatto, tali operatori non hanno in effetti dubbi nel rivolgersi al prodotto nazionale, con le uniche eccezioni in tal senso costituite da alcuni modelli Fendt e dai compatti Kubota, trattorini da sempre guardati con simpatia dal mercato per i loro ottimi rapporti fra prezzi, prestazioni e affidabilità.

Stranieri preferiti dai 150 cavalli in su

La scelta “italiana” però non viene sostenuta quando si passa ai trattori standard di media e alta potenza. Già a partire dai 120 cavalli la concorrenza estera si fa in effetti sentire diventando il riferimento prevalente quando le potenze superano i 150 cavalli. Oltre tale soglia l’unico marchio nazionale proposto dalle varie Top Ten è poi quello di New Holland, ma anche in
questo caso con presenze che si attestano attorno a una o due unità per classe. Considerando che nel suo complesso l’offerta nazionale nei settori delle medie, alte e altissime potenze nulla cede nei confronti della concorrenza estera a livello di prestazioni, contenuti, affidabilità e listini, si può ipotizzare che la “simpatia” nutrita dagli agricoltori e dagli allevatori italiani nei confronti del prodotto straniero possa essere essenzialmente giustificata solo da un “desiderio di possesso” indotto da abili campagne di marketing.

Al cuor non si comanda

Per dirla in parole povere sembra che gli operatori guardino a certe macchine non perché “migliori” di altre, ma perché aprioristicamente oggetto dei loro desideri. In tale ottica e marchi Fendt e John Deere la fanno da padroni, con Case Ih, Claas e Deutz-Fahr che ben si difendono e Valtra che comincia a far capolino quale ulteriore competitor. Un’analisi peraltro confermata anche dalle interviste effettuate da Macchine Trattori in occasione di alcune fiere di settore. Fermando gli operatori e chiedendo loro quale marchio avrebbero comprato se avessero potuto non fare i conti con gli investimenti è infatti emerso che Fendt è il trattore dei sogni, John Deere appaga il piacere del possesso e Case Ih soddisfa ancora assieme a Claas e Deutz-Fahr.



Tutti gli altri marchi si acquistano sulla base di ragionamenti razionali e oggettivi con l’unica eccezione costituita da Landini, la cui storicità trova estimatori fedeli. Di fatto una situazione non dissimile da quelle in essere a livello automotive o nell’elettronica di largo consumo che i costruttori nazionali possono contrastare solo giocando oltre che sulla qualità dei rispettivi prodotti e su forme di comunicazione allargate e continuative.

ANTONIO CARRARO

La Casa padovana Antonio Carraro vanta uno dei dieci trattori in assoluto più gettonati dal mercato, “Tgf 7800”, posizionato al settimo posto della classifica generale, avanzando nella classe dei trattori isodiametrici un dominio quasi imbarazzante. Su dieci posizioni ne conquista infatti nove facendo proprio anche il 67 per cento circa del mercato complessivo di settore. Una leadership conquistata soprattutto giocando su una gamma composta da una quarantina di diversi modelli fra i quali non mancano anche mezzi con pianale di carico.

Da segnalare le ottime performance commerciali maturate dagli inossidabili “Tigre”, al secondo e terzo posto di categoria, e l’esordio in classifica del modello “Tony 10900”, un 75 cavalli equipaggiato con una trasmissione a variazione continua. Probabile che in futuro tale soluzione, al momento esclusiva del Marchio veneto, si generalizzi anche fra gli isodiametrici esattamente come sta accadendo fra le macchine da campo aperto e aziendali.

CASE IH

l marchio statunitense del gruppo Cnh molto ha lavorato lo scorso anno per aggiornare la propria gamma, attività che probabilmente darà i suoi frutti a fine 2023. Per politica di Gruppo non è inoltre presente nelle classi dei trattori specialistici, nei cingolati e nei compatti, proponendosi quindi sul mercato solo con trattori standard di potenza superiore ai 55 cavalli.

Ciò nonostante ha chiuso il 2022 con uno dei più bassi cali di quota, solo due decimi di punto percentuali, riconfermando anche la sua presenza in tutte le Top Ten che abbracciano mezzi di potenze superiori ai 150 cavalli.

CLAAS

Partita a inizio 2022 al decimo posto nella classifica dei costruttori generalisti, la Casa tedesca Claas ha poi chiuso al nono, a conferma di una crescita lenta ma costante che le Top Ten evidenziano soprattutto nella classe dei trattori di altissima potenza grazie al modello “Axion 870”.

C’è quindi da lavorare per spingere anche i medi, gli “Arion 400” disponibili in dieci modelli, e i medio/alti, gli “Arion 500/600” disponibili in sette modelli, oltre agli specializzati serie “Nexos”.

DEUTZ-FAHR

Il marchio globale del gruppo Sdf avanza di due posizioni nella classifica 2022 dei costruttori generalisti rispetto alle performance 2021, ma lo fa a spese del marchio Same, che da quarto passa a sesto, e del marchio Lamborghini, che da nono passa a decimo. Lo stesso a livello di quote, con una crescita di un punto percentuale circa a fronte però di un calo di oltre tre punti del binomio “Same+Lamborghini”.

Nella Top Ten risulta presente in quasi tutte le classi delle potenze medie e basse, si difende in classe “E” e vede le sue macchine più prestigiose inserite nelle due categorie di maggior potenza, risultato allineato con le ambizioni di un Brand che punta a voler diventare un riferimento tecnologico e prestazionale di livello internazionale.

FENDT

Al costruttore di quelle macchine che sono usualmente definite le “Rolls Royce dei trattori” molto hanno giovato gli aiuti varati nel 2021 e nel 2022. Hanno infatti ridotto le distanze che separavano i listini Fendt da quelli della concorrenza permettendo a una più ampia platea di operatori di guardare al prestigioso brand teutonico.

Ne è derivata una crescita di sei decimi di punto percentuali a livello di mercato e nella presenza delle macchine tedesche su quasi tutti i podi delle Top Ten relative ai trattori standard. Sorprendente ma giustificato poi l’exploit maturato a livello di specializzati con la conquista del secondo posto del podio subito dietro a New Holland.

FERRARI

Anche nel 2022 il marchio Ferrari ha tenuto alto l’onore del gruppo Bcs inserendo una sua macchina, “Thor 085”, nella classifica degli isodiametrici.

Si colloca al settimo posto con 75 unità, volume che la rende il modello più gettonato del Marchio emiliano. Interessante il fatto che la stessa macchina risulti anche una delle più vendute con i marchi Bcs e Pasquali, a conferma della validità della formula progettuale e del prodotto in sé.

JOHN DEERE

Il Marchio statunitense può inquadrare il mercato 2022 quale annata di grande successo.

John Deere si posiziona infatti al secondo posto fra i costruttori generalisti con una crescita di quota superiore al punto percentuale. Assente nelle Top Ten relative ai trattori di bassa potenza e agli specializzati, è inoltre protagonista nelle classi “D” “E” ed “F” dove fa suoi i primi posti conquistando anche la piazza d’onore nella classe “E” e due terzi posti nella “D” e nella “F”. Da segnalare anche la forte presenza nella classe regina, la “G”, con tre modelli, uno dei quali si colloca subito ai piedi del podio.

LAMBORGHINI

Il Marchio Lamborghini del gruppo Sdf chiude il 2022 in netta flessione. Perde una posizione in classifica fra i costruttori generalisti, perde oltre un punto percentuale di quota ed è presente nelle Top Ten 2022 con due sole macchine, entrambe posizionate in chiusura delle rispettive classifiche.

KUBOTA

Il trattore elettrico compatto “Ek-261” a marchio Kubota ha rappresentato sicuramente la sorpresa più eclatante del 2022. Partito in sordina e senza troppo clamore mediatico, è stato immatricolato in 78 esemplari, volume che ha permesso alla macchina di salire sul podio della relativa Top Ten a solo quattro esemplari di distanza dal leader, un altro Kubota

La crescita della Casa è inoltre confermata dal secondo posto conquistato nella categoria degli aziendali e dall’inserimento di un modello nella combattutissima categoria dei trattori specialistici. Bene anche la performance generale di mercato, con una crescita della quota di sette decimi di punto percentuale indotta dall’ottimo rapporto fra affidabilità e prezzo dei trattori giapponesi.

LANDINI

Un’annata contrastata quella vissuta dal Marchio di Fabbrico. Perde una posizione nella classifica dei costruttori generalisti, ma Landini conquista il primo posto nella Top Ten dei cingolati con “Trekker 085”, fa propri il quarto e il quinto posto nei compatti e vede finalmente accedere alle Top Ten i suoi modelli di più recente progettazione.

Peccato che questi restino confinati nelle classi che abbracciano i trattori di potenze basse e medie nonostante la presenza in gamma di macchine quali per esempio i “Serie 6” e i “Serie 7” decisamente interessanti in termini di prestazioni e contenuti.

MASSEY FERGUSON

Senza infamia e senza lode il 2022 di Massey Ferguson. Guadagna un paio di decimi di punto a livello di quota di mercato e piazza anche tre macchine nelle Top Ten.

Considerando la qualità dei trattori meriterebbe però una presenza più importante, obiettivo peraltro raggiungibile solo facendo crescere l’immagine del brand, evidentemente un po’ appannata al momento.

NEW HOLLAND

New Holland si riconferma leader assoluto, ma molto lega tale posizione alle buone performance maturate dalle sue macchine nelle classi delle potenze medie e medio-alte, in quella degli specializzati e in quella dei cingolati, ambito quest’ultimo in cui per sole sei macchine non conquista il vertice del podio. Si consola però facendo sue cinque posizioni su dieci, performance che le accredita anche il maggior volume complessivo di classe con 405 macchine.

Continua a soffrire nelle classi di alta e altissima potenza nonostante offra una serie di gamme che nulla cedono alla concorrenza estera.

SAME

Il Marchio principe di Sdf chiude male il 2002, in accentuato calo per volumi e per quote e con tre sole presenza nelle Top Ten, due fra i “Compatti” e una fra gli “Utility” affidata all’inossidabile “Explorer 105”. Un peccato perché i listini sono ricchi di macchine che meriterebbero di più.

VALTRA

Il Marchio finlandese Valtra può affermare di essere il leader morale della stagione 2022. È infatti l’unico brand generalista che cresce sia in termini di volumi sia di quote e vede anche tre sue macchine entrare nelle Top Ten. Fra queste anche un “T235” di alta potenza.

Ben piazzate, all’11.esimo e al 12.esimo posto, ma proprio per questo fuori dalla categoria “C”, anche due macchine serie “A”, a conferma di una progressiva espansione verso il basso di un Marchio fino a ieri visto quale emblema di alte prestazioni.

Titolo: Top Ten 2022: le classifiche definitive

Autore: Redazione

Leggi anche: Quotazioni epoca 2023

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